07/03/23

Modern Jazz String Quartet, punto d'incontro del jazz contemporaneo con il classico moderno

 


Gli ensemble Jazz String vengono comunemente visti come alieni, connubi inusuali e lontani dai raffinati gruppi classici ascoltati e frequentati in tante raffinatissime sale da concerto. Alcuni sostengono che tantissimi brani jazzistici in fondo appartengano ad un un solo linguaggio in quanto caratterizzati e appartenenti ad un solo sistema strutturale musicale.

 Fondere il linguaggio della scrittura classica con lo stIle jazzistico in fondo rappresenta una terza possibilità che gli artisti professionisti possono esercitare, ampliandone le vedute e sensibilità.

Oggi il Modern Jazz Quartet String rappresenta un unicum e solitamente si differenzia da altri nel modo di presentare il jazz che anticamente era ritenuto espressione più popolare e poco raffinata.

Il mio modo enigmatico di scrivere è frutto di improvvisazione messa poi su carta,  pensata poi per quartetto string lontano da schemi live improvvisati sviluppati e rientranti in tessiture armoniche compatibili.

Non dimentichiamo che alcune fughe di Bach furono poi interpretate con contrappunti barocchi da celeberrimi autori  in chiave jazzistica.

Non tutti gli artisti classici escludono l'idea dell'improvvisazione e nel cercare idee e non è da escludere che gli artisti possano possedere talenti improvvisativi in quanto considerati da molti  valori aggiunti. Il jazz contemporaneo è punto d'incontro con il classico moderno visto da Arnold Franz Walther Schönberg ed altri.

Omaggio a Debussy, una corrente di musica colta apripista francese


 La musica impressionista ebbe luogo fra il 1870 e il 1920 nella capitale francese, una corrente di musica colta apripista che indusse alcuni compositori a scrivere musica fra i quali Claude Debussy, uno dei più rappresentativi ,a quei tempi le tecniche compositive erano mirate all'utilizzo di strumentazioni raffinate che portavano al massimo le possibilità estensive degli strumenti.

Come i pittori impressionisti privilegiavano i giochi di luce sulle loro tele così per i musicisti compositori dell'epoca le proprietà timbriche degli strumenti diventavano l'elemento più importante
Le dinamiche normalmente non raggiungevano mai il forte, si preferiva il pianissimo al piano, i giochi melodici erano tratti da scale antiche tipiche medioevali o ispirate a quelle orientali, come la scala pentatonica di cinque suoni e la scala esatonale di sei toni.
Questa mia realizzazione è ispirata a quelle logiche compositive, omaggiando Debussy che ebbe meriti eccelsi nello sfruttarle magistralmente e auguro che questo mio lavoro possa essere a voi
gradito.


Omaggio a Debussy

Chopin, otto brani per violoncello solo